Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

QUANDO I NONNI DIVENTANO I NOSTRI FIGLI

DI Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 14 GENNAIO 2012

Si allunga la vita lavorativa di ognuno di noi, così hanno deciso gli alti vertici, perché viviamo di più, così dicono!

Certo si vive più anni, verissimo. Come si vive? Forse chi prende queste decisioni conosce solo gli anziani che mostrano le locandine delle navi da crociera o quelli che hanno vissuto sempre nei villaggi vacanze.

Magari andassero a vedere come stanne i nostri anziani, quelli che fanno parte dei veri numeri.

La percentuale di disabilità è altissima tra loro. Tanti sono gli anziani seguiti nelle loro case dalle badanti, per non parlare poi delle R.S.A. (Residenze Sanitarie Assistite), Case Protette e Case di riposo, che sono al completo nonostante, nella nostra città ne esistano parecchie.

Sono anziani purtroppo non più autosufficienti afflitti da Alzheimer, demenza senile e tanto altro. Assistere queste persone implica un impegno costante gravoso 24 ore su 24.

D'ora in poi si passerà dalle scrivanie (i più fortunati) direttamente alle dimore sopra citate.

Una visita a queste persone, la consiglierei alle nostre menti pensanti. Anziani che ieri sono stati ottimi genitori, nonni premurosi che hanno curato i nostri figli, mentre noi eravamo al lavoro, ora sono persi nei ricordi solo del loro passato, dimenticando cosa hanno mangiato o fatto a pranzo o poche ore prima. Persone che ripetono sempre le stesse parole, insistentemente.

Molte persone che hanno avuto figli in tarda età, oggi si ritrovano i piccoli da tenere per mano e anche i genitori da curare.

Mentre un figlio disabile viene seguito in un certo modo, un genitore disabile è più problematico. Psicologicamente cambia tutto, all’improvviso i ruoli si ribaltano e loro diventano dei bambini, noi figli dobbiamo cercare di contenerli, proibendo e limitando per il loro bene ciò che la loro mente porta a fare erroneamente. Non viviamo bene questo ruolo, per natura noi siamo sempre i loro figli e vorremo esserlo sino alla fine. Rimproverare un genitore per certi comportamenti ci lascia sbigottiti e umiliati, non sappiamo in coscienza se abbiamo esagerato in veste di educatori.

Questa nostra società e la politica dovrebbe impegnarsi di più con queste persone, dando più supporti alle famiglie. Questi cari, assorbono tante energie e anche tanti quattrini, perché le badanti sono un costo che tanti non possono sostenere, ancor meno il costo di una retta mensile in una struttura specializzata. Il rispetto dei nostri anziani, è il rispetto della loro memoria.